ARTE COME ATTIVATORE DI CULTURA, BENESSERE E CAPACITAZIONE PER UNA TRASFORMAZIONE SOCIALE RESPONSABILE
Se sei a Lecco, nei quartieri di Bonacina, Acquate, nei suoi rioni di Bassana, Falghera, Malnago, Versasio fino ai Piani d’Erna, Germanedo e nel suo rione «Il Villaggio», Belledo, sei nei Quartieri del Terzo Paradiso.
All’interno di quest’area vivono circa 11.700 abitanti e 5.500 gruppi familiari e operano circa 200 imprese, oltre a un’articolata e importante rete di servizi alla persona soprattutto di
carattere sociosanitario. Attraverso i due progetti “City4Care” (Interreg Italia Svizzera) e “Attiviamoci/Impliquons-nous" (bando cultura di
Fondazione Cariplo), sono state “cantierate” all’interno dei Quartieri del Terzo Paradiso, attività che produrranno modelli innovativi di convivenza e sostenibilità territoriale, ambientale,
sociale ed economica.
L’approccio sistemico di questi due progetti produrrà una forte interazione tra residenti, attori del territorio e partnership anche internazionali.
La visione, che è anche sogno e ambizione è quella di creare una “comunità di cura diffusa” e di aumentare il capitale di relazioni e le condizioni abilitanti per ridurre le differenze sociali e creare benessere attraverso l’arte, la ricerca e la scienza.
Una visione e un sogno, che hanno come punto di riferimento il pensiero di Michelangelo Pistoletto, grande personaggio dell’arte e della cultura italiana e internazionale, in particolare con il riferimento al significato del suo simbolo del Terzo Paradiso: nuovo segno dell’Infinito che delinea con i suoi tre cerchi il percorso verso un nuovo umanesimo. Quello centrale rappresenta il grembo generativo di una nuova fase di civiltà planetaria dove l’artificio (scienza e tecnologia) si connette in modo equilibrato con la natura, passaggio indispensabile per la sopravvivenza dell’umanità stessa. Io, tu, noi deve assumere comportamenti etici e responsabili per riformare la vita comune in questo frangente epocale.
Attraverso l’arte e i momenti di riflessione collettiva vogliamo cercare di coinvolgere tutti gli abitanti, dai bambini ai più anziani, dal privato al mondo del lavoro e dell’economia, per arrivare insieme a costruire una coscienza collettiva umanista.